Avere una buona connessione a casa o sul posto di lavoro è diventata ormai una prerogativa. Basti pensare ad alcune attività che richiedono necessariamente una rete internet in grado di garantire velocità e piena efficienza: lo smart working o comunque i vari impegni lavorativi al pc (anche in ufficio), la didattica a distanza, le videoconferenze, senza dimenticare passioni come il gaming (che sta riscuotendo un consenso ormai sempre più ampio), l’utilizzo di piattaforme social e di messaggistica e la semplice navigazione tra le pagine web. Per farla breve, la connessione internet deve essere stabile e non creare problemi di alcun tipo agli utenti.
Connessione mobile per internet dentro casa? Si può
Ma per avere una buona connessione è imprescindibile installare una linea fissa o si può tentare anche con la linea mobile? L’hotspot può rendere almeno allo stesso livello di una connessione fibra o ADSL? Negli ultimi tempi stiamo assistendo ad un aumento massiccio dell’utilizzo delle connessioni mobili anche dentro casa, probabilmente dovuto al fatto che i gestori telefonici da qualche anno hanno cominciato a lanciare delle offerte sempre più ricche di Giga. Uno “sdoganamento” caratterizzato soprattutto dall’arrivo della francese Iliad, che ha promosso offerte strapiene di GB a prezzi stracciati, obbligando i vecchi colossi a fare altrettanto per non perdere la clientela.
La risposta è sì, l’hotspot può essere considerata come una buona soluzione, a patto che ci si concentri sulla rete 4G. Dentro l’abitazione sono molti i dispositivi che si connettono alla rete: lo smartphone e il PC, ovviamente, ma spesso sono presenti anche tablet e smart TV o decoder connessi al Wi-Fi. Ecco perchè serve almeno una rete 4G che possa garantire velocità e stabilità (e andrà ancora meglio con il 5G). Un’alternativa che trova naturalmente riscontro soprattutto in quelle zone dove la fibra è assente, anche se andrebbe comunque verificato il livello di copertura del 4G. Se la connessione non è soddisfacente, si può eventualmente provare con H+ (una connessione leggermente superiore al 3G) oppure scegliere un ottimo router 4G, specialmente un modello di quelli moderni caratterizzato da dimensioni davvero ridotte e quindi adatto ad essere “trasportato”.
Si tratta probabilmente della migliore soluzione possibile per coloro che decidono di optare per una connessione mobile ma che hanno comunque bisogno di una certa velocità di rete. Inoltre, la configurazione dell’hotspot è davvero molto semplice e non richiede particolari competenze dal punto di vista tecnologico. Chiaramente, come accennato in precedenza, è opportuno scegliere una di quelle promozioni cariche di GB, senza considerare minimamente le altre caratteristiche del “bundle”. Spesso le offerte migliori sono quelle che vengono comunemente definite “operator attack”, ovvero quelle rivolte agli utenti di altri gestori per invogliarli a cambiare. Se invece scegliete di acquistare una SIM nuova dovrete probabilmente accontentarvi di qualche GB in meno, ma controllate sempre molto attentamente le offerte: può capitare di riuscire a trovare comunque qualche “promo” che fa al caso nostro.
Occhio al consumo troppo elevato: potreste finire i GB
Ma la connessione mobile dentro casa è solo vantaggiosa? Dipende chiaramente dal consumo dati, ovvero dall’uso che l’utente fa di internet ogni giorno. Se la necessità principale è la normale navigazione sul web o sulle piattaforme social, i GB risulteranno ampiamente sufficienti. Discorso diverso se invece si sceglie di utilizzare l’hotspot per lo streaming, come ad esempio guardare un film su Netflix, su Amazon Prime Video o su Disney Plus, oppure guardare una partita di calcio su SkyGo. Inoltre, anche passare ore con il gaming in streaming fa consumare moltissimi Giga. Abbassare la qualità video dello streaming può essere un buon modo per risparmiare GB, ma è giusto dire che se le esigenze web sono piuttosto ampie conviene orientarsi su altre soluzioni.