Il power bank in aereo è essenziale per molta gente, così come lo sono gli smartphone. Quest’ultimi oramai, grazie alle loro potenti fotocamere sono divenuti un’ottima strumentazione per immortalare i migliori momenti quando ci troviamo in viaggio.
Purtroppo, però, a seguito delle improvvise e accidentali esplosioni dei Galaxy Note 7 di Samsung, le norme entrate in vigore dopo il fattaccio nei confronti delle compagnie aeree, sono divenute ancora più severe di quanto già non lo erano prima.
Caricatori portatili per smartphone e PC: le norme USA ed europee
Sia l’Enac (l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile in Europa) che la FAA (Federal Aviation Administration per i viaggi negli USA) hanno una legge in comune: ovvero il consenso nei confronti dei passeggeri, di far portare loro i caricatori portatili per smartphone in aereo.
Tutto ciò a patto che i power bank vadano messi nel bagaglio a mano e per nessuna ragione in stiva. Anche qui però, va fatta una precisazione piuttosto importante, i dispositivi che consentono di ricarica il proprio smartphone devono seguire determinate regole:
- Non vanno usati a bordo del velivolo;
- Non si possono trasportare oltre due power bank a passeggero;
- La somma dei due caricatori portatili non deve superare i 100 wattora (Wh);
A questo punto sorge spontaneo chiedere “come si misurano i wattora in mAh?”. La formula specifica ci dice di moltiplicare il valore del voltaggio segnato sulla batteria (in simbolo V) per gli Ampere orari (conosciuti sotto il simbolo Ah).
In realtà ci basta sapere che quando la norma prevede di non superare i 100 wattora, nello specifico dobbiamo tener conto di non avere addosso due power bank, la cui somma supererebbe i 27.000 mAh.
Naturalmente per evitare qualsiasi problema, vi consigliamo vivamente di controllare la lista dei caricatori più affidabili e accertarsi di scegliere i migliori sul mercato per evitare soprese sia al momento dell’imbarco sia al momento dell’acquisto per non trovarsi tra le mani un powerbank inutile per le nostre esigenze.
Power bank nel bagaglio a mano, qualche piccola precisazione
Una volta assodato che i power bank si possono salire in aereo (a patto che vengano messi sul bagaglio a mano), ci sono ancora alcune precisazioni da dover fare. Innanzitutto, alcune compagnie aree seguono un regolamento differente riguardo il limite dei Wh.
Alcune di esse infatti, prevedono e consentono di poter portare con se (sempre massimo due caricatori portatili) ma la cui somma può arrivare anche a 160 wattora, che si traducono in circa 43.000 mAh.
Uno dei problemi in cui potrete ricorrere molto spesso ai controlli di sicurezza è nel momento in cui, non possedete più la scatola originale del power bank e il sigillo che indica le caratteristiche tecniche non ci sia più.
Questo potrebbe comportare l’impossibilità di salire a bordo il power bank. Quindi se non lo avete ancora fatto, accertatevi di aver mantenuto in condizioni eccellenti il caricatore portatile, affinché le caratteristiche sia ancora leggibili.
Come proteggere il power bank per evitare corto circuito
Nonostante il regolamento dica esplicitamente di non caricare il dispositivo a bordo, per precauzione dato che stiamo parlando di dispositivi elettronici, il nostro consiglio è quello di proteggere il power bank da un eventuale corto circuito.
Come farlo? Si può isolare il caricatore portatile con un nastro adesivo o in alternativa introdurlo all’interno di un sacchetto di plastica.