Permessi di root e dispositivi Android: prima di ogni cosa, bisognerà spiegare il funzionamento dei device in questione per poi iniziare a parlare dei permessi root.
Se sei finito su questa lettura, è chiaro che tu abbia solo una vaga idea dell’argomento ma siamo certi del fatto che tu voglia approfondire il più possibile. Ecco perchè abbiamo ideato questa guida, che possa aiutarti in maniera pratica e veloce nel comprendere a pieno cosa siano i permessi root e come funzionano.
Bisogna spiegare in primis che tutti i sistemi operativi che ogni giorno utilizziamo in maniera spensierata, siano in realtà ‘protetti’ da più o meno sofisticati blocchi di sicurezza. Questo passaggio serve per impedire all’utente di modificare in maniera massiva la stabilità dei dispositivi stessi.
E allora, come entrano in gioco i permessi root? Dopo aver brevemente accennato cosa siano questi particolari permessi, cerchiamo di rispondere alla domanda frequente di moltissimi utenti: come ottenere i permessi root?
Prima di spiegare come ottenerli, è bene sottolineare perchè sempre più utenti abbiano questa necessità digitale. Bene: su parecchi dispositivi mobili, potrebbe infatti essere necessario avere maggior ‘libertà’ per gestire un’applicazione, che diversamente senza i permessi di root non performerebbe al 100%.
Qualche esempio? Si possono regolare i parametri di alcuni componenti hardware, come il processore, per aumentare le performance del dispositivo o aumentarne l’autonomia della batteria; facendo il jailbreak su iPhone o iPad si possono installare applicazioni da fonti esterne all’App Store e si può personalizzare iOS in maniera normalmente impossibile, mentre autenticandosi come root su Windows, macOS o Linux diventa possibile modificare alcuni file di sistema che normalmente risultano “intoccabili”.
Come ottenere i permessi root: ecco come fare su Android
In questo caso, il sistema operativo Android, permette sì di seguire determinate procedure per ottenere i tanto ambiti permessi. Sappi però che non si potrà mai unificare la procedura e renderla appunto unica per tutti gli smartphone Android.
Il primo passo che dovrai compiere qualora volessi avventurarti in questa impresa, è proprio quello di cercare la procedura che si adatti al tuo modello di cellulare o tablet.
Ad ogni modo però, differenze di modelli a parte, sono quattro i macro passaggi da seguire per ottenere i permessi root su Android:
- Sbloccare il bootloader, che sarebbe il software che fornisce al dispositivo le istruzioni necessarie ad avviare il sistema operativo in fase di accensione.
- Sostituire il software di recovery incluso nel dispositivo con uno personalizzato che consente di installare il root e/o versioni già sbloccate di Android.
- Installare il pacchetto del root (SuperSU/SuperUser) oppure una versione personalizzata di Android già sbloccata, detta ROM.
- Installare il Play Store e le altre applicazioni Google che per motivi di licenze spesso non sono inclusi “di serie” nelle ROM.
Ottenere i permessi root su Iphone: passo dopo dopo passo!
In questo caso, qualora il tuo smartphone sia un iphone, sappi che la pricedura in questione si chiama jailbreak.
Risulta per molti utenti più semplice da eseguire rispetto a quella dei cugini Android.
Si dovrà infatti scaricare un apposito programma per pc, e collegare il dispositivo mobile sul quale voler applicare lo sblocco desiderato.
In questo caso però, non variando in base ai modelli di smartphone, la scelta del programma in questione, varia in base all’aggiornamento iOS in uso.
Ad esempio per iOS 9.0-9.1 bisogna affidarsi a Pangu mentre per iOS 8.4 bisogna usare Taig.
Attenzione: non tutte le versioni di iOS, sono in grado di supportare il jailbreak. Ecco perchè sarà importantissimo prima di procedere, assicurarti che il tuo aggiormento iOS rientri in una delle versioni disponibili.
Sappi infine che procedere con il jailbreak sia assolutamente legale ma per nulla ben visto da Apple.
In bocca al lupo!