Indesiderato, lucrativo e fastidioso. Palmago è oggettivamente uno dei servizi più odiati presenti sul web, che la maggior parte degli utenti sottoscrive in maniera del tutto involontaria. Da lì nasce l’esigenza di trovare un rimedio che permetta di abbandonare la connessione al servizio e la conseguente tassazione automatica. Tranquillo, è esattamente questo l’argomento della nostra guida di oggi. In breve tempo saprai come poter arginare in maniera adeguata questo fenomeno tanto dilagante quanto tedioso.
La più facile delle “malattie” da contrarre è quella tramite Wind o Vodafone, due gestori telefonici legati a doppio filo al servizio. I primi a trarre vantaggio dalla sottoscrizione di un piano tariffario sono proprio gli operatori stessi. Ciò si traduce in una mancanza di volontà nel combattere il sistema.
Pensa che l’Antitrust, qualche anno fa, aveva multato per diversi milioni di euro alcuni provider di servizi telefonici fra i più importanti. Ciononostante, poco è cambiato. A Telecom, Wind e Vodafone conviene così tanto pagare le multe e continuare ad ingannarti con Palmago, che la ramanzina è entrata e subito uscita dalle orecchie dei dirigenti.
Parliamo infatti di un giro di denaro da ben un miliardo di euro. L’unica azienda che ha pubblicamente ammesso di essere corsa ai ripari è la Tre, che ha semplicemente aggiunto un “tap” in più per la conferma di sottoscrizione del servizio. Mossa che appare come uno specchio per le allodole, ma che è certamente un passo in avanti rispetto alla mancanza di interesse dei competitor. In aggiunta, si deve specificare che talvolta questi servizi in abbonamento si attivano da soli, senza che ci sia neanche bisogno di cliccare su un banner. Come esche vengono utilizzati test, quiz, link o veri e propri virus invasivi.
Come si disattiva Palmago?
Molto più complicata è invece la procedura di disattivazione. Basterebbe semplicemente inviare un SMS al numero indicato nel messaggio di attivazione, ma la procedura non sempre funziona in maniera corretta. Pertanto ti consiglio di contattare per via telefonica il tuo operatore e chiedere via voce che il piano tariffario sia immediatamente cancellato.
Sarebbe possibile chiedere ed ottenere anche un rimborso, che spesse volte l’operatore nega in maniera del tutto illegittima. Se proprio si intende fare pressione (più per una questione etica che economica) si può contattare uno degli enti specializzati per tali faccende.
Come difendersi da servizi del genere
Palmago è uno dei tanti servizi figli della Tekka S.p.A, che prevede una detrazione del credito residuo immediata tramite il circuito MobilePay al momento della sottoscrizione. Il suo costo è poi più che spropositato, in quanto si attesta sui 5.04 euro/settimana.
Per evitare di sottoscrivere in maniera inconsapevole un abbonamento del genere bisogna fare molta attenzione ai banner sponsorizzati, in particolare quelli presenti su Facebook. Evita poi di inserire il tuo numero di cellulare all’interno di quelle finestre di fantomatici concorsi che promettono vincite incredibili. E soprattutto, stai attento alle pagine che visiti, prestando poi particolare attenzione ai link che ti vengono inviati per messaggio e per e-mail, che spesse volte conducono l’utente a sottoscrivere un contratto in maniera del tutto furtiva.
Testimonianze di utenti raccontano di come gli stessi siano stati ingannati da frasi simpatiche ed amichevoli come “il tuo nome dice chi sei”. Banner apparentemente innocui, se non fosse che al loro interno nascondono minacce per sicurezza e portafogli. La maggior parte dei colpiti indica come causa principale di fastidio la presa in giro che Palmago compie nei confronti dei clienti, che si trovano addebitati in pochi secondi una tariffa mai richiesta. In secondo piano passa l’aspetto economico, per il quale generalmente (previa cancellazione istantanea) ci si riesce a limitare dovendo versare soltanto il contributo iniziale di 5.04 euro.