Le ore passate davanti al computer sono aumentate sensibilmente negli ultimi anni visto che la maggior parte dei lavori ormai si pratica dietro ad uno schermo. Mentre si è al pc è facile sciogliere un dubbio, soddisfare una curiosità o anche programmare una gita di famiglia: è a portata di click. Così per non farci sorprendere dai nostri superiori ci serviamo di uno strumento apparentemente geniale: la navigazione in incognito. Ma siamo davvero certi che così riusciamo a nascondere le nostre tracce?
I principali browser (Chrome, Mozilla, Firefox, Safari) presentano da tempo la possibilità di aprire una finestra in cui si vedono grandi occhiali e cappello che dovrebbero rassicurarci sul fatto che stiamo per navigare in incognito. È bene sapere che nelle operazioni che andremo a fare non risulteremo realmente invisibili. Al contrario, è ancora possibile per i nostri superiori scoprire su quali siti abbiamo trascorso il nostro tempo in ufficio. Cosa s’intende allora per navigazione in incognito?
In incognito, a livello locale
Quando navighiamo su una pagina in maniera anonima e, ad esempio, vogliamo accedere ad un sito a cui siamo iscritti, effettuiamo il login con le nostre credenziali e queste non verranno memorizzate. Una volta chiusa la pagina di navigazione in incognito, password e cookies saranno cancellati e non ne rimarrà traccia. Questo però non vuol dire che nessuno saprà cosa abbiamo fatto, perché la navigazione privata funziona solo a livello locale, cioè solo sul nostro dispositivo. Le informazioni, quindi, non saranno più accessibili solo a noi e a chi ha accesso ai nostri apparecchi.
È necessario sapere che anche se navighiamo in incognito, il nostro provider internet ha accesso a molte informazioni su di noi perché i nostri dati vengono salvati per anni, dunque resta traccia di come ci muoviamo sulla rete. Questo avviene anche nel caso in cui modifichiamo l’indirizzo IP: semplicemente sarà più lunga la strada per risalire a noi, ma tutto è ancora rintracciabile. Ben diverso dalla navigazione in incognito è invece il concetto di navigare in sicurezza sul web. Essere dunque sicuri di non essere in qualche modo “spiati” o che le nostre conversazioni, così come le foto, le mail e la posizione da cui ci colleghiamo rimangano private.
L’unico modo per non far sapere quali siti abbiamo visitato e da dove ci siamo collegati resta quello di criptare i propri dati. In questo modo, anche se qualcuno dovesse entrare in possesso delle nostre informazioni, non riuscirebbe a leggerle o a decifrarle. La soluzione che ci rende realmente protetti sul web è la VPN, che può essere già impostata o fai da te.
Acronimo di Virtual Private Network (Rete Virtuale Privata), della VPN ormai ne è pieno il web. Ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le tasche, con impostazioni di sicurezza via via più perfezionate. E i più esperti possono impostare parametri in maniera personalizzata, per navigare realmente in sicurezza. Inoltre, la VPN non è utile solo al pc, anzi, ancor di più lo è per lo smartphone, di solito sprovvisto di antivirus. Di certo è nel nostro interesse proteggere gli strumenti che utilizziamo: significa proteggere noi stessi e la nostra privacy.