Cercare di valutare l’acquisto di un POS richiede di andare ad analizzare quali sono i costi POS da sostenere. Infatti, bisogna fare molta attenzione e valutare il prodotto in modo da non correre il rischio di pagare eccessivamente le commissioni. I costi POS possono essere talvolta anche molto alti però, se trovate dispositivo, risolverete tale problema.
La scelta del dispositivo adatto dipende anche dal tipo di affari e dalle transazioni che si fanno all’interno della propria attività commerciale o imprenditoriale. Vediamo come fare a calcolare i costi POS e come valutare le commissioni pagamento POS che è possibile sostenere. Il POS più economico infatti, dipende dalla sintesi di questi due fattori.
Costi POS, come variano le commissioni
I POS possono avere costi che variano in base a una serie di caratteristiche. Innanzitutto, bisogna valutare le commissioni pagamento POS. Il POS più economico è quello che riesce a garantire delle commissioni basse o altrimenti quello che non ha alcuna spesa fissa, che aiuta a mantenersi entro un limite di spesa.
Insomma, bisogna scegliere il dispositivo andando a calcolare l’accordo che si ha con l’istituto bancario che lo eroga o con la società che vende questi determinati apparecchi. Esistono diversi tipi di accordi tra cui è possibile scegliere. Vediamo quali sono i costi POS e come fare a scegliere un POS economico che possa rispondere alle vostre esigenze.
Perché bisogna attivare un POS
Attivare un POS all’interno di un’attività commerciale, artigianale, professionale o economica è diventato obbligatorio per legge. Infatti, a partire dal 2020, dal primo luglio, è obbligatorio dare la possibilità di fare pagamenti digitali ai propri clienti. Un modo per eliminare il contante e ridurre l’evasione fiscale.
Avere un POS è indispensabile in modo tale che possa anche crescere il grado di soddisfazione dei vostri clienti. Ricordate sempre però una necessaria azione propedeutica da fare prima di avviare il sistema di pagamento digitale: per attivare questo dispositivo bisogna informarsi sui costi POS e andare anche a capire qual è il POS più economico che possa rispondere alle vostre esigenze ed avere le caratteristiche di cui avete bisogno.
Nello specifico, offre la possibilità di accettare pagamenti con moneta elettronica come carte di credito, bancomat e prepagate. Sicuramente possiamo ritenerlo un elemento indispensabile per aumentare il vostro giro di affari. Inoltre, in questo periodo la diffusione del POS è sempre più alta in virtù anche di quelle che sono le norme anti covid che hanno come obiettivo quello di andare a diminuire l’utilizzo del contante.
Come fare per attivare i pagamenti digitali e stabilire i costi POS
Una volta accertato di dovere attivare un POS, è bene specificare che vi sono diversi tipi di dispositivi per il pagamento elettronico tra cui è possibile scegliere. Per attivare il POS è necessario rivolgersi ad un istituto bancario o ad una società erogatrice. Tra le varie tipologie di POS tra cui è possibile scegliere vi sono alcuni mobili e poi, vi sono i dispositivi di tipo classico. I POS mobili, sono dei prodotti che di solito non hanno altro costo fisso, se non quello delle commissioni POS.
In più, vi sono quelli classici che oltre alle commissioni POS potrebbero avere anche un canone fisso. In genere, scegliere il tipo di POS dipende anche da quelli che sono i propri volumi di affari con moneta elettronica e anche dalle peculiarità della vostra attività. Per chi fa consegne a domicilio, per esempio, sarebbe meglio puntare su un POS mobile in modo da garantire il pagamento da qualsiasi posto ci si trovi.
Costi POS, Come si determinano
Per cercare di capire in che modo si determinano i costi POS, bisogna fare un calcolo su tutte quelle che sono le voci relative all’installazione ed all’uso di tale dispositivo. In linea di massima, un POS costerà ad un commerciante circa 2 mila euro l’anno. Ci sono però, anche dei dispositivi che arriveranno a costare molto di più sfiorando il prezzo di circa 5 mila euro all’anno.
Alcuni specifici tipi di POS classici, possono anche arrivare ad avere un costo annuo pari a 9mila euro, se si vanno a calcolare alcune commissioni oppure i cosiddetti costi nascosti.
In genere, la spesa generale è dettata da fattori come installazione POS, canone mensile, noleggio o acquisto del dispositivo, commissione fissa sul transato, sconti su transazioni dall’importo elevato, assistenza tecnica e commissioni in percentuale sulle transazioni.
Il rimborso sui costi POS
Visto che il POS è diventato obbligatorio da luglio 2020, sono stati anche previsti dei rimborsi per gli utenti che hanno l’obbligatorietà di attivarlo.
Si tratta di rimborsi sui costi POS e sulle commissioni. Si tratta del cosiddetto bonus POS che è un credito di imposta pari al 30% che riguarda sia le spese di noleggio o acquisto POS, ma anche in generale quelle relative invece, ad eventuali commissioni.