Attive o passive? Probabilmente questa domanda posta così non ti farà pensare nè alle casse e nè tanto meno alla musica. Eppure in questa guida, abbiamo tutta l’intenzione di rendere il lettore assolutamente consapevole e cosciente dell’acquisto proprio scovando ogni particolare interessante e necessario per conoscere in maniera approfondita il mondo delle casse amplificate.
Cosa sono le casse amplificate? In realtà anche se tu non sei un lettore musica-dipendente e non possiedi quindi delle competenze tecniche e specifiche nel settore, potresti nell’arco della tua vita, aver bisogno di acquistare (ed utilizzare) delle casse amplificate. Cosa ti resta da fare se non informarti? Se sei pronto, iniziamo!
Per definizione, le casse amplificate, sono quei particolari dispositivi in grado di riprodurre delle tracce audio. La loro struttura? Estremamente semplice: un diffusore (in genere a forma di parallelepipedo) che al suo interno abbia installato un sistema di altoparlanti atto alla riproduzione effettiva e degli amplificatori detti anche in gergo tecnico, equilizzatori.
Come vedi quindi, la struttura base delle casse amplificate è decisamente lineare e di facile comprensione anche per i non addetti ai lavori. Ma è davvero tutto qui? Basta solo definire una cassa come un amplificatore per la riproduzione di suoni artificiali? Entriamo subito nel vivo di questa guida e cerchiamo di comprendere come affrontare al meglio un acquisto consapevole.
Casse amplificate: struttura, tipologie e caratteristiche
Ti sei convinto, vero? Ora che Natale è ormai alle porte, hai scelto questo come miglior momento per farti un regalo e fai bene! Le casse amplificate in generale, si dividono in due macro categorie:
- Casse amplificate passive
- Casse amplificate attive
In realtà, la differenza tra le due tipologie, è assolutamente sostanziale. Nonostante siano comunque tanti gli aspetti da dover considerare prima dell’acquisto in questione, è bene sottolineare che:
-le casse passive necessitano obbligatoriamente di un amplificatore esterno, sono di dimensione maggiore e possono essere utilizzate correttamente solo dopo aver impostato manualmente alcuni parametri acustici.
-le casse attive invece, sono degli strumenti più autonomi ed in grado di riprodurre diverse funzioni già insiste al loro interno.
Questa prima macro differenza ti da sicuramente un’idea iniziale di tipologia tra cui scegliere in base a quelle che sono le tue esigenze e necessità di utilizzare la cassa. Sappi che la qualità audio in genere non differisce di molto tra il modello attivo e quello passivo: una differenza estetica risiede invece nelle dimensioni; le casse passive sono senza dubbio più piccole e facili da trasportare rispetto a quelle attive, tendenzialmente più pesanti ed ingombranti.
Qualsiasi sia il tuo progetto oppure l’esigenza per la quale tu abbia bisogno di acquistare delle casse, sappi che se sei alle prime armi, ti converrà in ogni caso iniziare da un modello di cassa attiva. In questo modo, potrai prendere l’effettiva dimestichezza con il dispositivo e comprenderne il diretto funzionamento senza la necessità di dover collegare ulteriori supporti tecnici.
Qualora invece tu fossi già un pelino più esperto in materia, allora è chiaro che il consiglio si ribalta e ricade sulle casse amplificate passive. Questo perchè, potrai scegliere di investire somme più cospicue in apparecchi acustici più professionali (e costosi) da agganciare alla cassa.
Casse amplificate: un mondo di suoni e musica
Come potrai facilmente notare quindi, scegliere il modello e la tipologia di dispositivo è una decisione prettamente soggettiva e limitata all’utilizzo che dovrai farne poi. In questa guida abbiamo scelto di fornirti dei parametri generici e più neutrali possibili circa il vasto mondo della musica legato alle casse amplificate.. a te la scelta!